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Storia

Il Consorzio per la costruzione, esercizio e manutenzione dell’acquedotto del Simbrivio è stato costituito con decreto del Prefetto della Provincia di Roma in data 18 agosto 1923 n.40783. Originariamente i comuni facenti parte del Consorzio erano 20, nel corso degli anni altri Comuni e n.3 Consorzi (di cui un Ente privato) si sono uniti “di fatto”. Attualmente gli enti consorziati sono 57, di cui la maggior parte in provincia di Roma, n.8 in provincia di Frosinone e n.2 in provincia di Latina. Il Consorzio è stato gestito da una amministrazione ordinaria fino agli inizi degli anni cinquanta, successivamente, fino al 1922, è stato guidato dal un Commissario Prefettizio. In seguito è stata ricostituita l’amministrazione ordinaria, composta da un’”Assemblea dei delegati degli enti consorziati” e da un consiglio eletto in seno all’assemblea stessa. Nel 1998 l’ente è stato di nuovo commissariato per disposizione della legge 437/95, in quanto non trasformatosi nei termini previsti della precedente Legge 142/90. Il Consorzio, in ragione della rilevanza economica ed imprenditoriale dell’attività svolta, ha applicato dal 1998 le norme previste per le Aziende Speciali per quanto attiene alla finanza, alla contabilità ed al regime fiscale (ad.25, comma 7 bis, legge 142/90 come novellato dal D.Lgs. 361/95 convertito nella legge 437/95) nonché al personale (art.5, comma 11 bis, Legge 437/95). La legge Regionale n.26 del 9 luglio 1998, ha disciplinato le forme e le modalità per il trasferimento del personale pubblico, già adibito ai “Servizi idrici integrati” ai futuri soggetti gestori. A decorrere dal 5 maggio 2003, ai sensi della Legge Regionale n.6/1996, il Consorzio ha affidato in concessione d’uso all’Acea Ato2 (gestore unico AT02), per la durata prevista della convenzione, le opere, gli impianti  e le canalizzazioni per la gestione del Servizio Idrico Integrato con conseguente trasferimento del personale tecnico ed amministrativo. Il Gestore Unico a partire da quella data riconosce al Consorzio la quota parte del  canone comunale da inserire come metodo normalizzato, pari alla quota imputabile al sevizio consortile (1/3 adduzione, 1/3 distribuzione, 1/3 fognatura e depurazione) e contestualmente viene dato atto sulla base degli accorsi assunti in sede di “ Assemblea dei Sindaci dell’Ato” (delibera 4/02) che il disavanzo del Consorzio relativo alle perdite del 2001 e del 2002 sarà coperto con il canone dei Comuni e degli enti aderenti al Consorzio secondo un circostanziato piano di rientro già formalizzato e comunicato ai Comuni.
Attualmente è amministrato da un collegio Commissariale nominato da ultimo con decreto del Prefetto di Roma n. 104038/77 del 5 dicembre 2007 e composto: Ing. Massimo SESSA, Commissario straordinario; On. Guido MILANA, Vice Commissario; Dott. Marco Mattei, Vice Commissario; Ing. Massimo PATERNOSTRO, Sub Commissario. L’Attività è stata caratterizzata dalla data del passaggio del servizio idrico di ACEA Ato 2 S.p.a. avvenuta il 5 maggio 2003 da un complesso lavoro di ricostruzione documentale (amministrativo – tecnico – contabile) di tutti i rapporti con gli enti aderenti al Consorzio (quantificazione delle partite creditorie e debitorie per il ripiano delle perdite pregresse), dalla gestione del significativo contenzioso con il personale dipendente, oggi transitato in ACEA Ato 2, dalla rilevazione dei beni patrimoniali non trasferiti al gestore, e da ultimo dalla definizione delle vertenze con alcune imprese affidatari a suo tempo di importanti lavori di potenziamento dell’acquedotto (FI0 ’84 ed altri). In buona sostanza si è trattato di una gestione ordinaria riconducibile ad una funzione propedeutica alla liquidazione e scioglimento del consorzio, fase tutt’ora in corso.